Conquista spagnola della confederazione Muisca

Conquista spagnola della Muisca
parte della colonizzazione spagnola delle Americhe
Gonzalo Jiménez de Quesada, comandante della spedizione di conquista partita da Santa Marta alla volta delle terre dei Muisca
Data1537 - 1540
LuogoAltiplano Cundiboyacense, Colombia
Modifiche territorialiLa confederazione Muisca divenne parte dell'Impero spagnolo
Schieramenti
Impero spagnoloGuerrieri Guecha della Muisca
Comandanti
Gonzalo de Quesada
Hernán de Quesada
Gonzalo Suárez Rendón
Baltasar Maldonado
Tisquesusa
Sagipa (prigioniero di guerra)
Quemuenchatocha (prigioniero di guerra)
Aquiminzaque (prigioniero di guerra)
Sugamuxi (prigioniero di guerra)
Tundama
Effettivi
162più di 30.000
Perdite
SconosciutiSconosciuti
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Il fiume Magdalena è la principale arteria fluviale della regione delle Ande in Colombia. La spedizione di conquista di De Quesada seguì il corso del fiume da Tamalameque a Barrancabermeja, giungendo nel territorio dei Muisca

La conquista spagnola della confederazione Muisca ebbe luogo tra il 1537 e il 1540. I Muisca abitavano le alture centrali delle Ande, nell'attuale Colombia, prima dell'arrivo dei conquistadores spagnoli. Organizzati in una confederazione con differenti capitribù locali e alcuni cacique indipendenti, al tempo della conquista detenevano il potere lo zipa Tisquesusa, lo zaque Quemuenchatocha, gli iraca Sugamuxi e Tundama nella parte settentrionale dei territori. I Muisca erano organizzati in piccoli insediamenti di forma circolare, con una piazza centrale dove si trovavano il bohío e il cacique. Questa popolazione era chiamata anche "Popolo del sale", in quanto l'economia si basava sull'estrazione del sale, ma i Muisca commerciavano altresì oro, tumbaga e smeraldi ed erano dediti alla coltivazione di maizena, yuca, patate e varie altre coltivazioni adatte alle alture.

La civiltà Muisca si concentrava nella savana di Bogotá, un'alta pianura nella Cordigliera orientale delle Ande, lontano dalla costa caraibica e il cui suolo era molto fertile. Civiltà profondamente religiosa di natura politeistica e con avanzate conoscenze astronomiche, uomini e donne nella civiltà Muisca avevano compiti differenti, ma si basavano su una società egualitaria. I guerrieri guecha erano incaricati della difesa del territorio dei Muisca, in particolare dalle civiltà vicine; i Muzo ("Popolo degli smeraldi") e i bellicosi Panche. Nelle battaglie essi usavano lance, frecce avvelenate e coltelli in oro.

Pur non essendo i depositi auriferi così abbondanti sull'altipiano, attraverso il commercio i Muisca erano in grado di ottenere molti metalli preziosi che venivano in seguito lavorati. Quando gli spagnoli che risiedevano nella città costiera di Santa Marta, fondarono Rodrigo de Bastidas nel 1525, vennero a conoscenza della leggenda della presenza di una città aurifera che molti di loro identificarono con il mitico El Dorado e pertanto nel 1536 venne organizzata una prima spedizione. Una delegazione di più di 900 uomini lasciò la città tropicale di Santa Marta e incominciò una difficile spedizione nel cuore della Colombia alla ricerca di El Dorado e della civiltà dell'oro. Il capo di questa spedizione sotto le insegne della bandiera spagnola fu Gonzalo Jiménez de Quesada, con suo fratello Hernán come secondo in comando.[1] Molti altri soldati presero parte all'impresa, e molti di loro divennero poi gli encomenderos impegnati nella conquista della Colombia. Negli anni successivi altre furono le spedizioni che si portarono all'interno delle Ande alla ricerca di oro.

La conquista del territorio dei Muisca ebbe inizio nel marzo del 1537, quando le truppe ormai fiaccate di De Quesada entrarono nei territori dei Muisca a Chipatá, il primo insediamento fondato l'8 marzo 1537. Nel mese di aprile ebbe luogo uno scontro a Funza, dove gli spagnoli vennero sconfitti. Ciò stimolò ulteriori spedizioni, come quella partita il mese successivo dalla parte orientale della valle del Tenza e diretta nei territori del zaque Quemuenchatocha. Il 20 agosto, gli zaque si sottomisero agli spagnoli e gli europei continuarono poi verso la valle degli Iraca, dove l'iraca Sugamuxi venne sconfitto dagli spagnoli i quali inoltre, accidentalmente, bruciarono il Tempio del Sole all'inizio di settembre di quell'anno.

Nel frattempo, altri soldati della spedizione si recarono a sud e conquistarono Pasca e altri insediamenti. I capi spagnoli fecero ritorno coi loro uomini alla savana di Bogotà e da qui pianificarono altre spedizioni di conquista tra la seconda metà del 1537 e i primi mesi del 1538. Il 6 agosto, Gonzalo Jiménez de Quesada fondò la città di Bogotà quale capitale del Nuovo Regno di Granada, assegnando così all'area il nome dell'attuale Colombia in onore della città spagnola di Granada. In quello stesso mese, il 20, un nuovo zipa era succeduto al fratello alla sua morte e nella battaglia di Tocarema che si scatenò subito dopo le forze alleate ottennero la vittoria sui bellicosi vicini. Sul finire del 1538, altre conquiste vennero raggiunte e portarono alla fondazione di ulteriori insediamenti nel cuore delle Ande. Ebbero inoltre luogo due nuove spedizioni, una guidata da De Belalcázar da sud e una guidata da Federmann da est. Alla ricerca di El Dorado si ritornò tra la seconda metà del 1539 e il 1540. L'ultimo zaque Aquiminzaque venne infine decapitato all'inizio del 1540, assimilando così definitivamente il territorio dell'ex confederazione Muisca all'Impero spagnolo.

La storia di tali viaggi ci perviene prevalentemente dagli scritti di Gonzalo Jiménez de Quesada, uno dei principali conquistadores dell'impresa, e tramite alcuni studiosi quali Pedro de Aguado, Juan Rodríguez Freyle, Juan de Castellanos e altri.[2][3][4]

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore ConquistaGonzalo
  2. ^ (ES) Las sociedades indígenas de los Llanos [Le società indigene degli Llanos], su letras-uruguay.espaciolatino.com, Banca centrale della Repubblica di Colombia. URL consultato il 22 novembre 2023.
  3. ^ Yuri Leveratto, La civiltà Muisca, su tuttostoria.net, 21 dicembre 2014. URL consultato il 22 novembre 2023.
  4. ^ (ES) La expedición de Gonzalo Jiménez de Quesada por el río Magdalena y el origen del Nuevo Reino de Granada (1536–1537) [La spedizione di Gonzalo Jiménez de Quesada lungo il fiume Magdalena e l'origine del Nuovo Regno di Granada (1536-1537)], su banrepcultural.org, Banca centrale della Repubblica di Colombia, 9 marzo 2022. URL consultato il 22 novembre 2023.

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